L’errore più frequente, infatti, è quello di avvicinarsi alla pagina bianca con l’obiettivo di scrivere senza avere l’allenamento necessario. Ma la scrittura è esattamente come la corsa: più si fa e meglio viene. È come l’esercizio metodico dell’étoile alla sbarra, la dedizione quotidiana del musicista al suo strumento o la pratica del cuoco ai fornelli. Quello che fa la differenza – nell’addestramento del talento – è la costanza.
Usate un quaderno semplice, non troppo costoso o “ambizioso”. Vanno benissimo quelli a spirale o con i personaggi dei fumetti in copertina. In questo modo non sentirete l’obbligo di riempire le pagine con qualcosa di memorabile. Non preoccupatevi della punteggiatura, dell’ortografia, della grammatica o dei margini del foglio. Scrivete rapidamente, senza fermarvi, seguendo i pensieri (o la stessa identica frase, se è ciò che vi rimbalza nella mente in quel momento…).
Non ragionate, non seguite la logica, non censuratevi: tenete la mano in movimento e apritevi alle vostre sensazioni. Se scrivendo viene fuori qualcosa che vi fa paura o vi fa sentire esposte, tuffatevici dentro: è la pietra preziosa nel mare di “secondi” e “terzi” pensieri in cui siamo abituate a nuotare quotidianamente.
Alzatevi venti minuti prima del solito e dedicate il risveglio alla pratica della scrittura creativa. Datevi un tempo, datevi un argomento (anche banale) e partite. All’inizio vi sentirete un po’ rigidi, come quando si inizia a correre, ma poi le parole arriveranno veloci.
Limitatevi a trascriverle, senza giudizi o censure. Non esistono atmosfere perfette, quaderni perfetti, penne o scrivanie perfette… Scrivete, scrivete, scrivete: fatelo e basta! Sul tavolo della cucina, nel bar sotto casa, in una lavanderia a gettoni…
Non abbiate paura di sfondare le pareti del vostro mondo e di andare in profondità. Questo semplice esercizio quotidiano è davvero potente. Perchè scrivere ci offre una grande occasione per raggiungere a nuoto la libertà. Provare per credere!
profcamiNada