Riflessioni a un anno dalla nascita di bloggiornalismo

« La chiave di ogni uomo è il suo pensiero. Benché egli possa apparire saldo e autonomo, ha un criterio cui obbedisce, che è l’idea in base alla quale classifica tutte le cose. Può essere cambiato solo mostrandogli una nuova idea che sovrasti la sua. »
(Ralph Waldo Emerson)

 

RAGAZZI, prima di iniziare a leggere queste righe vi avviso che più che un meme sarà un guazzabuglio di idee e riflessioni e che non voglio dare nessuna risposta a nessuno, anche perchè in realtà anch’io non credo di conoscere molte risposte.

Ho iniziato a scrivere questo blog  nel maggio del 2010: la volontà era quella di sperimentare nuove forme di didattica, di contaminare i campi cercando di superare le barriere fra le discipline. Nello stesso tempo c’eravate voi. Quelli del I anno del Laboratorio di Giornalismo, A. S. 2009-2010. Abbiamo deciso insieme di fare un passo avanti nella folla e così ci siamo trovati, nel mese di maggio, a gettarci sul BLOG. Con noi c’era il Preside, che da sempre ha creduto in questa sito virtuale della Scuola Media di Asso, molti genitori che sapevano che per voi era l’opportunità di essere proiettati in un ambiente multimediale e di imparare nuovi linguaggi e codici comunicativi. Un inizio niente male. Oltre ai ragazzi del Laboratorio di Giornalismo, con me c’erano la I B e la I C, la II C.

All’inizio dell’anno scolastico 2010-2011, avevamo ormai ben chiaro che il BLOG era un nostro nuovo spazio mentale.  Ci siamo ritrovati blogger improvvisandoci, imparando sul campo. Qualcuno poi ha iniziato a studiare. Bisognava arrangiarsi con le tecnologie informatiche, bisognava potenziare la conoscenza dell’inglese o di altre lingue, bisognava essere curiosi nella realtà che ci circondava per trovare contenuti da indagare che ci avrebbero fatto crescere. Tutto questo ci ha fatto creare dei legami. Abbiamo deciso così la nostra filosofia:

IL MONDO E’ FATTO DI STORIE NON DI ATOMI

DA COSA NASCE COSA

C’E’ CHI DA’ I NUMERI E CHI COSTRUISCE ALFABETI

Da qui in poi siamo stati travolti dagli eventi e dal flusso multimediale. E’ stato come essere su una tavola da surf e cercare di cavalcare le onde, se non altro per spirito di sopravvivenza, per non finire in mare. Anzi, a dire il vero abbiamo inventato un modo anche di navigare sulle CIME.

Ho capito che per appassionare alla parola scritta, al romanzo, bisognava scrivere, dare l’esempio. E così ho trovato moltissime persone che ho visto in questo anno sciogliere la penna e diventare – quasi quasi – più brave di me. E’, come si suol dire, l’allievo che supera il maestro. BRAVI!

Ho cercato di raccogliere alcune idee su cosa significhi Essere blogger oggi, al tempo dei barcamp, cose che ho capito anch’io in questo mio tempo con voi.

Significa schiodarsi dalla tastiera e cercare di creare relazioni umane che vanno oltre Internet. Grazie al blog abbiamo conosciuto belle persone, che difficilmente avremmo potuto conoscere e incontrare.

Significa avere una consapevolezza superiore alla norma dei meccanismi della rete, non lasciarsi trascinare dall’onda ma cercare,  per quanto possibile, di dominarla.

Significa non lasciarsi sommergere dalla quantità di informazione che ci circonda: ormai la differenza non è più tra chi ha l’informazione e chi non ce l’ha, ma tra chi è in grado di gestirla e chi no.

Significa avere la consapevolezza che questo non è tempo perso.

Significa metterci passione nelle cose e avere delle competenze che soltanto un anno fa non possedavamo.

Quindi avanti! Il secondo anno di bloggiornalismo.scuoleasso si sta per concludere ma … il terzo ci aspetta!

profcamiNada

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