Giuseppe Guin, non vi dice nulla questo nome? Ecco un po’ la sua storia, la sua vita dedicata all’attività da giornalista.
Inizia nel 1984 a fare il giornalista ad Asso, ed ecco che arriva il suo primo vero incarico, un articolo incentrato sul palio che, fino a pochi anni prima che nascessimo noi , era una tradizionale festa di Asso. La collaborazione con La Provincia e con Televallassina (chiamata ZOOM) , con la quale ha girato parecchi incontri con gente del posto, una trasmissione che trattava argomenti importante per i nostri paesi.
La Provincia non è solo un giornale che ha come testato solo Como, ma ha anche Sondrio, Lecco e Varese.
I giornalisti della Provincia di Como sono circa 500 tra tipografi e altri mille lavori, con più di 200 collaboratori, cioè coloro che cercano informazioni, racconti, testimonianze, girando per i diversi paesi della Lombardia, dell’intera Italia e molte volte anche per il Mondo intero.
Ma arriviamo al punto centrale dell’intervista:
Il giornalista ha tanti diversi compiti, ma il fondamentale qual’è?
Il lavoro del giornalista è quello di leggere tutte le notizie, (che provengono dai diversi collaboratori) cioè da:
- Testimonianze “orali”;
- Testimonianze “scritte”;
- Agenzie, la più grande agenzia italiana, che si occupa di problemi universali è l’ ANSA.Le informazioni che vengono pubblicate dalle agenzie arrivano circa 1 ogni secondo. ( In un’ora più o meno 60!);
- Altri fonti provengono dai Neristi, tutti coloro che si occupano di cronaca nera o da coloro che si occupano contrariamente di cronaca rosa. I Neristi, si preoccupano di chiamare ogni giorno, ( molte volte anche ogni ora – mezz’ora) carabinieri, vigili del fuoco, il 118… si devono informare sulle notizie nere 🙁 che ogni giorno accadono nel nostro Mondo. Oltre a questo brutto, almeno secondo me, compito ve ne è un altro anch’esso molto importante: deve seguire tutti i processi per avere ulteriori notizie su omicidi, suicidi ecc…
- E infine vi siamo noi, gente comune, una delle fonti più fondamentali.
Tutte queste centinaia di informazioni e racconti vengono letti e riletti dal capo redattore, che successivamente sceglie le migliori, quelle che possano interessare e colpire maggiormente il lettore, chi legge.
Ma le fonti di un giornale non sono finite qui, infatti ci siamo dimenticati di dirvi che i collaboratori del giornale non girano solo nella nostra regione, ma anche per l’Italia e molte volte anche per il Mondo intero.
Un fatto diventa notizia quando interessa alle altre persone, al lettore.
Una volta che il capo redattore ha raccolto le notizie e anche lette, il suo compito cambia : deve saperle inserirle e trasportarle sul giornale, stando attento agli spazi piuttosto che ai caratteri.
A tutti gli articoli bisogna dare un titolo che deve sapere attirare il lettore. La difficoltà di una redazione è il poco tempo a dispsizione, perciò alcune volte ci sono dei piccoli errori. La redazione deve scrivere articoli interessanti con a disposizione meno di 8 ore. ( i l giornale si deve trovare alle 5 di mattina in tutte le edicole)
Ma Giuseppe ci ha fatto riflettere su un lato negativo del giornale: ha pochissime ore di vita, il lettore dopo aver comprato in edicola il giornale e dopo averlo letto lo cestina immediatamente.
Da qui è nata l’idea del nostro intervistato, l’idea di raccogliere i racconti più significativi o stravaganti in una serie di libri, una collana.
Il signore Giuseppe Guin dopo aver lavorato per molti anni come capo redattore (sempre alla Provincia Di Como), ora si occupa di trovare gente, personaggi particolari, che hanno una storia particolare alle loro spalle.
Le collane fino ad ora pubblicate sono 5. Oltre ha essere un membro fondamentale della Provincia Di Como, Giuseppe ha scritto alcuni libri, 3 per la precisione, di cui uno è appena stato stampato e uscirà tra circa un mese.
Lucia & Giulia 😀
Veramente una bella intervista 🙂
Bravissima Luci! e’ splendido l’articolo!
Grazie, anche se splendido non è!
Visto che era l’ultimo l’ho voluto fare molto bene… diverso dagli altri!
Ha ragione la Proff. Caminada, i tuoi appunti possono essere un’articolo!
E quelli sono veramente splendidi 🙂
Sei un’amore <3
Grazie…
Ma che sbocchi hai facendo il classico?!
allora.. bisogna mettersi in testa che se fai il classico sei al 99,9 % obbligato a fare l’università.. in quasi tutti i licei è cosi.. per l’università puoi scegliere qualunque tipo perchè è l’unica scuola che ti prepara su tutte le materie.. però certo, BISGONA STUDIARE 😛
Grazie per le informazioni…
Sai non ho ancora le idee ben chiare, perciò quest’estate dovrò guardare un po’ di scuole!
Grazie ancora!
Ma il classico è a Erba o a Como?
Buono studio allora 😉
Como e Lecco.. io vado a Lecco perchè è più “fornito” con i pullman 😀 tranquilla, poi l’anno prossimo farete tantissimi incontri formativi con educatori, psicologi, e anche con i tuoi stessi professori, e troverai la scuola più adatta a Te <3 spero con tutto il cuore che verrai nella mia! 🙂