Intervista a Daniele Rigoldi, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Como

Oggi abbiamo incontrato Daniele Rigodi, ipovedente e presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Como. Gli abbiamo posto alcune domande.

Rigoldi

1) lei è cieco dalla nascita?
– no sono diventato cieco a circa vent’annil, la mia malattia però non si è manifesta subito ma nel passare degli anni.
2) lei sa com’è fatto il mondo, per esempio i colori?
– si perché ho fatto in tempo a conoscere il blu, il verde, rosso; ma non so com’è per esempio la bacheca di fecebook perché quando è nato fecebook io non vedevo.
3) come si è ambientato nella società essendo cieco?
– ovviamente con il mio bastone a aiutandomi con delle nuove tecnologie che utili per un cieco, come il telefono che ti dice le ore oralmente, o la bilancia che ti dice il tuo peso a voce.
4) è in grado di fare tutto autonomamente?
– no, molte cose no posso farle ho bisogno di aiuto o indicazioni, ma comunque la mia vita mi permette di fare altre cose, infatti essere cieco non vuol dire che non puoi fare più nulla ma soltanto che non puoi comportarti come prima sotto certi aspetti.
5) ha un cane guida?
– no, ma e ben sapere che il cane guida non è un navigatore ma è colui che evita di farti andare nei pericoli, poi sta a te arrivare alla tua destinazione.
6) come l’ha presa quando le hanno detto che presto sarebbe diventato cieco?
–  al momento non ci h pensato molto, ho proseguito la mia vita facendo cose che volevo fare da tempo, perché in fondo in fondo sapevo che non sarei riuscito mai più a farle.
7) come fa quando è in aeroporto a scegliere l’imbarco giusto , o in ascensore a ciccare il bottono del piano a cui desidera arrivare,oppure a quando è sul treno a scendere dalla porta giusta?
– in questi casi ho bisogno di aiuto o devo prestare molta attenzione, per esempio in ascensore uso la scrittura brail ( ovvero la scrittura dei ciechi) .
8) a mangiare come fa?
-direi che faccio fatica nonostante abbia frequentato un corso di cucna per ciechi quindi per adattarmi a mangiare e cucinare, a volte mia moglie mi riprendere perché faccio uscire il cibo dal piatto.
9)un cieco ha sensi più sviluppati?
– no, succede che quando ti capita una cosa del genere ti devi abituare a usare più gli altri sensi ed ad averli sempre molto attenti.
10) come fa a vestirsi, a sapere di che materiale è fatto il suo indumento o del suo colore?
– è molto difficile, di solito per vestirmi sento dov’è l’etichetta; ma per individuare il colore, il materiale e la taglia uso un apparecchio apposta che rileva tutte queste cose.
Con questa intervista noi ragazzi di 2c abbiamo scoperto com’è la vita di un ipovedente e quali possono essere le difficoltà da affrontare.

Sofia, 2c

 

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