Quest’anno, la mia famiglia ed io, siamo riusciti ad andare al mare per le vacanze estive, precisamente a Gatteo Mare, in Romagna. La nostra spiaggia era di ridosso alla foce di un piccolo fiume attraversato da un lungo ponte in legno con una traga recante una curiosa scritta in latino: “ALEA ACTA EST”. La voglia di saperne maggiormente riguardo questa storia è rimasta insoddisfatta fino alla fine del mio soggiorno marittimo. Dopo questa vacanza, tornato a casa la mia curiosità è stata soddisfata grazie ad una piccola ricerca. Il fiume è stato testimone di un grande evento storico, il suo nome è Rubicone. Il Rubicone è un breve fiume di 24 km della Romagna e sfocia nel Mar Adriatico. Nell’Antica Roma esso segnalava il confine dello stato con la Gallia Cisalpina ed era fatto divieto dal Senato ad ogni magistrato di attraversarlo alla testa di un esercito senza il suo consenso. Cosa che non rispettò Caio Giulio Cesare. Egli, condottiero e uomo politico romano, nominato proconsole con le sue campagne militari, estese il dominio romano su tutta la Gallia. Per il suo valore militare era amato e rispettato dalle sue legioni, questo lo portò a promulgare leggi proprie e ciò lo mise in disaccordo con il senato che ne ordinò subito il rientro a roma come privato cittadino. Nel 49 a.C. diede inizio ad una guerra civile varcando proprio il Rubicone alla testa delle sue legioni proninciando la famosissima frase “Il dado è tratto”. Sconfisse le armate di Pompeo a Farsalo e battè definitivamente i pompeiani a Tapso in Africa ed a Munda in Spagna, assunse le più alte cariche dello Stato e si fece nominare dittatore a vita. Giulio Cesare morì assassinato in una congiura ordita dai repubblicani fra cui faceva parte il suo figlio adottivo Bruto. A mio parere vedere il fiume Rubicone ed attraversarlo sopra quel bellissimo ponte in legno è stata un’amozione davvero magnifica.