ERBA Dal 2010 anche la città avrà il suo liceo linguistico. Sarà al Carlo Porta, dove si darà continuità alla proposta formativa già esistente, con la possibilità di uscire però con un diploma esclusivamente linguistico. Per il Porta si dovrebbe partire con due sezioni da venticinque studenti, ma non è improponibile che si superi la quota di cinquanta iscritti, dando vita così anche a una terza sezione. Decideranno logicamente il numero di iscrizioni che perverranno con l’inizio del nuovo anno scolastico. «Si tratterà di un liceo linguistico vero e proprio, che varrà una maturità liceale con questo indirizzo, cosa che non accadeva precedentemente», spiega l’assessore provinciale all’istruzione Achille Mojoli. Tre le lingue insegnate, più il latino: «Si parte con i numeri già consolidati, che parlano di due sezioni e quindi una cinquantina di studenti – spiega Giovanni Danielon, del servizio istruzione della Provincia di Como -. Si può ritenere probabile che il numero di iscritti aumenti; ma è tutto da dimostrare nel corso dell’anno che ci separa dal via. Il diploma linguistico rappresenterà senz’altro qualcosa di positivo anche a livello di preparazione e formazione. Le lingue insegnate, come detto, saranno tre più il latino».
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L’importante è che si prendano insegnanti madrelingua. Il difetto principale nell’insegnamento linguistico in Italia è quello di pensare che un italiano che conosca bene una lingua e che si alaureato possa essere un valido insegnante. Come per le traduzioni, solo i madrelingua posso tradurre nella proporia lingua e solo i madrelingua possono insegnare la prpria lingua. Poi ci sono i bilingui come le mlie due figlie – hanno genitori di due nazionalità differenti.
è vero, l’insegnante di madrelingua potrebbe senz’altro essere una risorsa importante per l’insegnamento delle lingue, se consideriamo il diverso livello di conoscenza delle lingue fra i nostri ragazzi e quelli di altri paesi della comunità europea!