Il territorio dove sorse la colonia greca di Cuma fu abitato fin dall’età preistorica.
Fra tutte le colonie della Magna Grecia Cuma, che si trova nel territorio di Pozzuoli di fronte all’isola di Ischia, era la più lontana dalla Grecia e una delle più antiche.
Sulla data di fondazione non vi è certezza storica (alcuni la datano 1050 a. C., altri 740 a. C.).
In ogni caso, i fondatori di Cuma, trovarono, in questa zona del litorale campano, un terreno molto fertile e, nonostante fossero fedeli alle loro tradizioni marinare, essi conquistarono grande potere basandosi sullo sfruttamento delle terre e protessero il loro territorio contro le mire dei popoli confinanti.
Si difesero contro gli Etruschi di Capua, contro gli Auronici, contro i popoli interni della Campania.
In breve tempo Cuma ebbe il predominio su tutto il litorale campano raggiungendo la massima potenza battendo e cacciando gli Etruschi. Il predominio durò poco, appena cinquant’anni, dopo di che furono sconfitti dai campani che conquistarono la colonia intorno al 421 a. C.. In seguito fu conquistata dai romani, nel 334 a. C. fino a diventare un municipio di Roma e adottando la lingua latina.
Legato a Cuma è il mito della Sibilla, trattato nell’Eneide quando Enea se vorrà trovare la terra destinata al suo popolo dovrà interrogare la Sibilla cumana.
Gli scavi archeologici di Cuma hanno portato alla luce reperti importantissimi ma ancora ci sono zone non esplorate anche perché nelle zone antistanti l’acropoli ci sono tantissime costruzioni abusive che ostacolano futuri scavi.
Nell’ acropoli di Cuma si possono ammirare monumenti molto importanti come il Tempio di Apollo e il Tempio di Zeus ma il più importante resta l’Antro della Sibilla, una galleria trapezoidale che termina in una stanza quadrangolare dalla quale la sacerdotessa emetteva gli oracoli.
Il territorio nel quale si trova Cuma è quello dei Campi Flegrei, una vasta area a nord di Napoli sulla quale la storia ha lasciato segni importantissimi.
Un viaggio nei Campi Flegrei è un viaggio nella storia e nel mito.
In questa zona, oltre Cuma, ci sono vari luoghi di interesse come il Tempio di Apollo e il Lago d’Averno, un lago vulcanico la cui profondità non è stabilita il quale, secondo la religione greca e romana, era la porta per l’oltretomba, regno di Plutone.
Altrettanto importante è l’Arco Felice, costruito nel 95 d. C. per consentire il passaggio della via Domitiana attraverso il monte grillo e considerato l’ingresso monumentale alla città di Cuma.
Una breve escursione a Pozzuoli per ammirare il Tempio di Serapide, in realtà un antico mercato puteolano nel quale fu trovata una statua di Serapide. Il tempio di Serapide è anche l’indicatore del bradisismo di Pozzuoli. Si allaga con acqua che filtra dal mare quando scende al di sotto del livello marino.
Rilevante è anche l’Anfiteatro Flavio costruito da Vespasiano, terzo per ampiezza dopo Roma e Capua.
Martina Ruggiero