Provate ad immaginarvi se voi foste nati in Benin, a Ganvier…

Ci sarebbero state molte cose diverse rispetto alla vita che facciamo tutti i giorni…

Se noi abbiamo problemi di salute, nei nostri ospedali esiste un sistema di mutua, al paziente viene dato il letto ( che comprende lenzuola, materasso, cuscino…) e il cibo; il medico passa a controllare il paziente sia al mattino che al pomeriggio; nella stanza dei pazienti può esserci la TV.

Se una donna deve partorire lo fa quasi sempre in ospedale; l’allattamento può essere materno ma in mancanza di esso esiste anche il latte artificiale.

Se uno è malato le malattie possono essere curate dal medico di famiglia, dai medici dell’ambulatorio locale o dai medici dell’ospedale; i medici dopo la visita prescrivono le medicine che il paziente può trovare facilmente in farmacia;  esiste l’associazione dei donatori del sangue.

Non è così in Benin. All’ospedale il paziente viene visitato da un medico e viene dato al paziente il letto anche se poi il malato deve però portarsi da casa tutta la biancheria del letto e i parenti del paziente devono cucinare per lui; per questo si accampano il più delle volte fuori dall’ospedale. Il medico è gratuito ma i parenti devono acquistare le medicine perché l’ospedale non le fornisce.

Il parto avviene in palafitte sull’acqua o nel dispensario locale; l’allattamento è materno oppure il neonato viene affidato ad una balia.

Al di fuori degli ospedali non esistono medici ma solo infermieri; non ci sono farmacie nei piccoli villaggi e per acquistare i farmaci si deve andare a Ganvier, la capitale; per il trasporto dei malati, non esistono mezzi di trasporto rapidi; negli ospedali del Benin manca sangue e se il paziente ha bisogno di una  trasfusione viene ricattato dall’ospedale. Deve portare anche dieci parenti disposti a donare sangue all’ospedale in cambio del sangue che egli riceverà dall’ospedale stesso.

Se noi abbiamo problemi di istruzione, i bambini vanno a scuola utilizzando una vasta gamma di mezzi pubblici o con le auto dei genitori. Se in bicicletta o  a piedi camminano su strade. In classe gli studenti stanno seduti comodamente su sedie e ognuno ha il proprio banco.-Gli studenti hanno libri e quaderni per ogni materia oltre a molto altro materiale scolastico. Nelle scuole esistono molte aule diverse. Nelle aule si possono trovare le lavagne interattive ( L.I.M.) e nell’aula di informatica ogni studente ha una postazione computer con accesso ad Internet. Ci sono molti professori per ogni classe.

Non è così in Benin.  A scuola i bambini ci vanno camminando in luoghi che possono essere paludosi o in acque putride. A Ganvier esiste però anche un sistema chiamato “Pirogabus” del costo di pochi  centesimi. La scuola è costruita su palafitte sull’acqua e il pavimento ricoperto da stuoie non protegge l’eventuale caduta di penne o altro materiale che finisce inevitabilmente nell’acqua sottostante. I bambini non hanno il materiale scolastico: talvolta possono avere una  penna e una matita e un libro per tutte le varie attività. Gli alunni però possono anche non avere libri e altro materiale ed utilizzano quindi delle piccole lavagnette sulle quali scrivono con gessetti o sassolini.

 

 

0 thoughts on “Provate ad immaginarvi se voi foste nati in Benin, a Ganvier…

  1. Siamo fortunati ad avere ospedali vicini a noi e cosi tante medicine per curarci…ma loro se la cavano con poco ed a volte non sanno a chi chiedere aiuto per curare i propri figli o parenti…quindi non smetto mai di dire di AIUTARLI!!!!!!!!!!!!!

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