La casa di Gabriele D’annunzio.

·        Ingresso:

La stanza è dedicata all’infanzia di D’Annunzio e contiene alcuni pannelli didattici con fotografie e citazioni dalle sue opere, oltre al diploma di licenza liceale del Regio Convitto Cicognini di Prato,al decreto di nomina a Sindaco di Francesco Paolo Rapagnetta-D’Annunzio e all’attestato di cittadinanza onoraria a D’Annunzio da parte del Comune di Chieti in occasione della prima teatrale della “Figlia di Iorio”.

·        Prima sala:

Corrisponde al salotto dell’abitazione. Vi sono esposte due litografie raffiguranti rispettivamente “Vittorio Emanuele II, Re d’Italia” e “Giuseppe Garibaldi a Marsala”. Vi sono, inoltre, i ritratti dei genitori adottivi di Francesco Paolo Rapagnetta-D’Annunzio (“Anna Giuseppa Lolli” e “Antonio D’Annunzio”) e il dipinto Ratto di Proserpina.

·        Seconda sala:

Era lo studio di Francesco Paolo Rapagnetta-D’Annunzio, e contiene un suo ritratto da bambino.    La stanza ospita inoltre il leggio musicale usato dal fratello Antonio, un piatto giapponese del secolo XIX raffigurante un paesaggio con figure, due litografie raffiguranti Torquato Tasso all’ospedale di Sant’Anna a Ferrara e Torquato Tasso alla corte di Francia di Ferdinando de Mattheis, due stampe con S.Sebastiano e S.Giovanni Battista e un dipinto raffigurante La fuga di Enea da Troia in fiamme.

·        Terza sala:

Corrisponde alla camera di Gabriele e del fratello Antonio. Vi sono due letti ottocenteschi, sopra cui ci sono due dipinti, un mobile con alzata ed anta a specchio del XVIII secolo e un inginocchiatoio ligneo del XIX secolo, questi ultimi due appartenenti alla famiglia D’Annunzio. Sulla parete un “Cristo portacroce” dipinto su vetro.

·        Quarta sala:

Era la camera della zia Marietta, sorella maggiore del padre di D’Annunzio, morta nel 1906. La stanza contiene inoltre la stampa ottocentesca di G. Palmaroli “Madonna delle sette spade”, la fotografia di Luisa de Benedictis, madre del D’Annunzio, un dipinto di L. Seccia che ritrae forse Maria Votruba-Heurenova, traduttrice delle opere dannunziane e un cassone in legno intagliato.

·        Quinta sala:

Corrisponde alla camera dei genitori di D’Annunzio. Il letto dove D’Annunzio nacque il 12 marzo 1863 venne trafugato negli anni del dopoguerra. Contiene un dipinto ad acquarello di Michele Cascella, intitolato “La stanza di Luisa d’Annunzio”, le due statuine di stoppa e cartapesta scolpita che raffigurano S. Anna e Maria bambina, e stampe litografiche dell’800. Inoltre sono custoditi un caldano in ottone e una poltrona, facenti anch’essi parte dell’arredo originario.

·        Sesta sala:

La stanza, un tempo adibita a soggiorno, contiene pannelli didattici con fotografie di Francavilla al Mare, dell’eremo di S. Vito Chietino, dell’abbazia di S. Clemente a Casauria. del castello di Casoli, oltre a lettere e citazioni di opere del D’Annunzio. Vi sono inoltre due litografie di Basilio Cascella datate rispettivamente 1904 e 1897 e un divano opera di Franco Summa.

·        Settima sala:

Si tratta di un locale annesso alla cucina, di cui non si conosce, a causa dei successivi interventi di restauro, l’originaria destinazione. Conserva pannelli didattici relativi allo sviluppo urbanistico della città, alla chiesa di S. Cetteo e alla Cattedrale, alla ricostruzione degli interventi di ristrutturazione dell’abitazione tra il 1926 e il 1938, al matrimonio di Gabriele D’Annunzio con Maria Hardouin e all’attrice Eleonora Duse. La stanza inoltre espone nelle vetrine oggetti appartenuti a D’Annunzio. Sulle pareti vi è una raccolta di fotografie e di documenti e il dipinto “Rebecca ed Eliezer al pozzo”.

·        Ottava sala:

Conserva il calco in gesso della mano destra e del volto di D’Annunzio, plasmati direttamente sulla salma, opera di Arrigo Minerbi, pannelli che illustrano la tomba di Luisa d’Annunzio nella Cattedrale di S. Cetteo, sempre del Minerbi e alcune opere di D’Annunzio, con illustrazioni di Adolfo De Carolis, Duilio Cambellotti e Giuseppe Cellini.

·        Nona sala:

Corrisponde al soggiorno dell’abitazione e ospita pannelli didattici che rievocano i principali episodi della prima guerra mondiale che ebbero a protagonista il D’Annunzio, un pannello dedicato al Vittoriale degli Italiani. Vi sono inoltre esposte due divise da Generale Onorario di Divisione aerea, due berretti da Tenente Colonnello e da Maggiore dei Lancieri di Novara e fotografie d’epoca.

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