TRADIZIONE DELLA SERA DELLA VIGILIA……….

LA BUSECA E LA PIVA

Per tornare alle tradizioni dei nostri nonni, la sera della Vigilia non era raro sentire la melodia della “piva” con gli zampognari della bergamasca che suonavano per i paesi e  si poteva incontrare per strada uomini rientrare dalle cooperative con “un liter de quel bun” per l’occasione; dopo la mezzanotte (perché prime era obbligo mangiare di magro) taluni gustavano la “buseca” ma non prima di aver attinto acqua per abbeverare le bestie nelle stalle (per tenere lontane le malattie), con la quale bagnare i tavoli dove sarebbero stati allevati i “cavalee” (i bachi da seta), oppure averne messa nel pollaio per far sì che le galline deponessero più uova, oltre ad averla spruzzata in giro per la cascina e nei locali d’abitazione. Questo rituale, che troviamo ben documentato per il Ducato di Milano già in epoca cinquecentesca, è da collegare alle credenze sulle proprietà benefiche dell’acqua attinta in occasione di un avvenimento religioso così importante e che avrebbe, quindi, tenuto lontano “i malefizi”.

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