Il televisore? Meglio “prendere le distanze”

La migliore forma di svago per i nostri bambini? Sicuramente il gioco, possibilmente di movimento e da svolgere all’aria aperta (compatibilmente con le condizioni climatiche): favorisce la socializzazione e, soprattutto, contribuisce a tenerli in forma, tenendo a bada il problema del sovrappeso.

Anche la televisione – se guardata con moderazione per evitare l’eccesso di sedentarietà – può essere istruttiva e divertente, soprattutto nelle giornate in cui il clima è freddo e piovoso.

Per scongiurare problemi alla vista, è però opportuno guardarla alla giusta distanza. Capiamo esattamente come. Anche per i televisori di ultima generazione, a cristalli liquidi o al plasma, vale lo stesso criterio generale che si applicava per i televisori tradizionali a tubo catodico: mai guardare lo schermo a una distanza troppo ravvicinata.

Esiste un criterio “matematico” per capire qual è la giusta distanza? Nel caso di televisori con schermi dai 38 ai 42 pollici, i nostri bambini dovrebbero sedersi a 2 – 2,5 metri di distanza; quando lo schermo del televisore va dai 44 ai 55 pollici, dovrebbero invece sedersi a 3 – 3,5 m di distanza.

In altre parole, la distanza aumenta man mano che aumentano le dimensioni dello schermo.

Attenzione anche alla posizione del televisore: collocato frontalmente non crea problemi, mentre dovremmo evitare di posizionarlo troppo in alto, per evitare di sovraccaricare la colonna vertebrale dei nostri bambini (soprattutto il tratto cervicale), nello sforzo per mantenere la testa sollevata.

Ruggiero Martina

Fonte: www.nestle.it

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