“Le lacrime dell’assassino” è stato scritto da Anne-Laure Bondoux, pubblicato per la prima volta a Parigi nel 2003 dalla casa editrice Bayard Èditions Jeunesse mentre in Italia è stato pubblicato nel 2008, a Milano, dalla casa editrice San Paolo.
Il genere di questo libro è giallo. A me piacciono tutti i libri “gialli”.
I personaggi principali sono Pablo e Angel.
I personaggi secondari sono Luis, Delia, Ricardo e Terusa.
Pablo Poloverdo è un bambino che vive nell’estremo Sud del Cile, in una casetta molto isolata. Lui non sa la sua età (forse otto o dieci anni). In casa sua arrivano sempre degli stranieri, perlopiù scienziati o geologi. Un giorno arriva un delinquente che uccide i suoi genitori.
Angel Alegrìa, invece, è appunto un delinquente e un assassino. Deve essere sui trentacinque anni. Non uccide il bambino, anzi dopo un po’ di tempo lo considera suo figlio. Era arrivato in quella casa per fuggire alla polizia. Pablo gli cambia la vita. Lo proteggeva sempre da qualsiasi pericolo. Pensa che è stata l’unica “cosa” buona che gli è capitata nella sua vita.
Nel romanzo credo che prevalgono gli ambienti interni, anche se loro compiono qualche viaggio. Gli ambienti in cui si svolgono i fatti trasmetto i sentimenti dei protagonisti.
I tempi di ambientazione della vicenda non sono influenti nel determinare la “diversità” dei personaggi. Lo spazio dedicato alla narrazione dei singoli fenomeni è proporzionale alla loro durata.
Possiamo riscontrare nel racconto sia analessi che flashblack.
La narrazione è eseguita da un narratore.
Sono frequenti le parti descrittive e c’è anche qualche dialogo.
Non si intuisce il giudizio dell’autore.
Appaiono elementi che capovolgono la situazione.
La trama di questo libro: “Un assassino in fuga si rifugia e la sua anima di ghiaccio viene lentamente riscaldata e scossa dall’innocenza innata e spontanea di un ragazzino”. In un giorno come gli altri, arriva un assassino, Angel, che uccide i genitori di Pablo, e si prede cura del bambino. In autunno arriva, un gionro, Luis Secunda, un venditore di vino, a cui gli affari non vanno molto bene. Decide che se ne sarebbe andato da dove viveva, la Spagna, e allontanarsi per starsene da solo. Aveva un sogno: Fare il giro del mondo. I mesi passano e d’inverno incomincia a fare davvero freddo. Le capre incominciano a dare segni di debolezza e tutti e tre decidono di andare a una fiera per comprarne qualcuna con i soldi di Luis. Si alloggiarono in un “albergo” dove conoscono la figlia del proprietario, Delia. È molto brava a disegnare e a pitturare. Ha fatto molti quadri. Luis se ne innamorò e di nascosto fanno un ritratto a Angel e glielo consegnarono alla polizia. Angel capisce che Luis l’ha ingannato, e ricercato dalla polizia, riesce a scappare con Pablo. Scappando si spinsero fino nel bosco, dove trovarono una casetta e chiedono ospitalità. Il boscaiolo Ricardo, il proprietario, non aspettò un momento e li fece entrare in casa. Angel e Pablo lo aiutano a tagliare un albero. Lo vennero a ritirare e quella notte Angel scappa perché aveva deciso di lasciare Pablo a Ricardo, perché gli parve più felice. Il giorno dopo arriva la polizia che prende Pablo e cerca Angel. Lo trovano poco più avanti e lo arrestano. Il giorno seguente arrivò la sentenza: Angel Alegrìa è condannato a morte. Pablo vede Angel per l’ultima volta dopo che sarebbe stato ghigliottinato. Pablo cresce, si innamora di una postina, Terusa. Hanno una figlia e la chiamano Angelina.
È davvero molto bello questo libro, ma anche se non ha un lieto fine, fa capire che tutti, anche le persone più terribili, posso cambiare. Credo che sia uno dei miei libri preferiti.
Si chiama così, perché in molto occasioni Angel piange. Mi ha affascinato questo libro!
Giulia Tagliabue
( Ho scritto tanto nella trama perché mi piace questo libro (: spero vada bene Prof ^^ )
“Esistono metamorfosi molto discrete”, continuò il vecchio boscaiolo. “Quelle che accadono alla nostra anima, per esempio, non sempre sono visibili”.
Angel si agitò sulla poltrona, all’improvviso si sentiva a disagio.
“Vuole dire…”, fece, intimidito, “vuole dire che anche gli uomini possono cambiare la loro natura”?.
“Io credo di si”, rispose Ricardo. “E lei”?.
“Non lo so”, mormorò Angel.
Ricardo si alzò e andò ad aprire un cassetto, alla base della sua libreria. Ne tirò fuori una scatola minuscola, di cui fece scattare il coperchio con i pollici. Senza dire una parola, si preparò una sigaretta con le foglie di tabacco che si trovavano all’interno.
“Nella foresta crescono milioni di varietà di piante”, disse chinandosi verso la fiamma di una candela. “Noi non sappiamo quasi niente della foresta”.
Soffiava dalle narici un fumo denso, azzurrognolo, molto aromatico.
“Ho trasformato una di quelle piante in un tabacco speciale. E’ una delle tante metamorfosi possibili. Uno dei misteri che ci circondano”.
Propose ad Angel di fumare con lui. Il silenzio cadde sulla casa. Pablo si addormentava lentamente, negli effluvi azzurri di quella strana pianta.
“Anche i poeti”, aggiunse Ricardo Murga, “sanno trasformare le cose. Posano il loro sguardo sul mondo, poi lo assorbono come una bevanda. Quando si mettono a parlare, ecco, niente è più come prima. E’ una forma di incantesimo. Io mi impegno ogni giorno a guardare il mondo con quegli occhi. E’ la mia salvezza”
allora adesso si parte per il terzo!!!!!
Ma perché ha scritto un pezzo li libro? è quella lì la trama? io credevo fosse un piccolo riassunto…
sono le pagine 132/ 133 v.v xD ma che è ce lo ha anche lei? xD
brava Best!!ottima recens ahah <3
non è la trama, è solo un pezzo di libro. ma questo è un blog. nei blog non si possono scrivere pezzi di libro? la tua recensione va benissimo! ma il blog serve anche per comunicare pensieri e idee… 😉 e poi vedi, il VOTO te lo ha dato DEBBI…_mIgLiOrE_fRa_Le_TaNtE__XxX<3<3!!!!!
Grazie Best! Grazie prof ^^
buonfiorno prof che compiti ci sono per domani