Londra letteraria

Troviamo la città di Londra in svariate opere letterarie. Ci sono stati, attraverso i secoli, scrittori desiderosi di ritrarla come fertile terreno letterario per i ricchi e gli acculturati, altri invece che ne hanno voluto mostrare il volto più oscuro e alle volte perverso.

Tra questi ultimi Charles Dickens e George Orwell, tanto per citarne un paio, mentre Sir Arthur Conan Doyle fa decisamente parte della prima schiera.

Ecco alcuni libri famosissimi che riflettono i temi principali della Londra letteraria.

Dickens in Oliver Twist ci mostra la Londra Vittoriana dei poveri che vivono negli slums, con le sue strade oscure e proliferanti di piccoli grandi crimini quotidiani. Ma anche in altre opere del grande scrittore come Bleak House, A Christmas Carol e Little Dorrit il ritratto che viene fatto di Londra è crudo e spesso desolante, teatro di miseria e disperazione.

Diversa è nelle Adventures of Sherlock Holmes dove Arthur Conan Doyle ritrae un detective piuttosto snob che si ritrova ad applicare la logica al regno dei sensi nella sua base di Baker Street.

Londra fa da sfondo anche in Mrs Dalloway del 1925 dove la scrittrice Virginia Woolf da’ vita all’innovativo stile per l’epoca, del ’stream of consciensness’ esplorando minuziosamente il subconscio.

La Londra Vittoriana è piena di nebbia e di mistero, come quella del Dracula di Stoker, col fascino inquietante della grande città fatto di luce ed di ombra … Ed è proprio nell’ombra che possono aggirarsi creature diaboliche come l’altra parte del Dr. Jekyll, quel
Mr. Hyde, descritto in maniera così vivida nel 1886 da Robert Louis Stevenson nel The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde.
Se poi ci spingiamo più indietro nel tempo, indietro arrivando fino all’epoca di Daniel Defoe e di Samuel Pepys, troviamo resoconti di Londra e della terribile pestilenza che la sconvolse nel 1665. La raccontano infatti sia Daniel Defoe in A journal of the Year of the plague, che Samuel Pepys nel suo famoso Diaries of Samuel Pepys.

Pier I B

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